I GRANDI: Shaun Tan, ovvero della realtà ricostruita con nuovi grafemi

Feb
2012
12

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Arrival

Apriamo oggi la rubrica “I grandi”, che si occuperà di affrontare di volta in volta la figura di un maestro dell’illustrazione, della grafica, del fumetto o in generale di una forma creativa.

Per iniziare bene abbiamo deciso di partire da quello che certamente è uno dei nostri artisti preferiti. Parliamo di Shaun Tan, e abbiamo deciso di farlo  attraverso una delle sue opere più importanti e conosciute, L’Approdo (The Arrival)…


Illustratore, pittore, fotografo, regista cinematografico, animatore, scrittore, commediografo e scultore, classe ’74, Shaun Tan è di origine malese ma nato e cresciuto nella periferia nord di Perth, nell’Australia dell’ovest.
Comincia l’attività realizzando immagini per la fantascienza e storie dell’orrore in piccole riviste per l’adolescenza, ma diventa presto noto per i suoi libri illustrati che si occupano di sociale, soggetti politici e storici, rappresentati sempre attraverso uno stile onirico e surreale. Questo stile nasconde infatti temi ricorrenti di grande complessità: lo spaesamento, l’indifferenza del mondo, l’alienazione, la bellezza che aiuta, l’amicizia che carezza per un attimo la solitudine, visti attraverso uno sguardo che li rifiltra per decostruirli e quindi ricostruirli con una materia fantastica ed astratta.

Nel 2001 viene premiato con il World Fantasy Award, ottiene inoltre l’Oscar nel 2011 al migliore cortometraggio con Lost Thing. Curiosità, è uno dei concept artist dietro a Wall-e della Pixar.

Nel 2006 esce la sua opera “The Arrival” sotto una ingiusta pubblicazione rivolta l’infanzia, una graphic novel che gli impiega quattro anni. Shaun Tan compie in questi anni un lavoro di ricerca incredibile, assemblando in digitale strati su strati di materiale, per poi rielaborarli e arricchirli di centinaia di particolari, crea quindi una raccolta di tavole di enorme complessità che poi ricostruisce da capo con una semplice matita. Il risultato di questa lunga operazione è una raffinatezza che dà luogo a immagini che si ramificano attraverso una moltitudine di particolari creando mondi complessi e multisfaccettati.

L’Approdo è un libro profondamente complesso ma profondamente immediato. Il tema che affronta è la migrazione, e la prima scelta e la più evidente è stata l’eliminazione di qualsiasi parola. Shaun Tan parte dalla realtà, afferma infatti:

“Gran parte di questo libro è ispirata ad aneddoti raccontati da migranti di varie nazionalità ed epoche, compresi quelli di mio padre, che dalla Malesia emigrò in Australia occidentale nel 1960″

Ma decide di decostruirla e quindi ricostruirla attraverso riferimenti e linguaggi del tutto nuovi. Ce ne parla lui stesso con queste parole:

“Per rendere un’emozione simile a quella che prova un immigrato in terra straniera, ho voluto creare un posto immaginario ugualmente poco conosciuto a lettori di qualsiasi età o background (tra cui me stesso)”

Il meccanismo che opera alla base è però di una complessità estrema. Rende sì lo spaesamento di un migrante attraverso il suo mondo fantastico, ma compone il suo mondo attraverso un linguaggio che riesce a ricordare la realtà attraverso meccanismi mentali sotterranei, e quindi per esempio gli alberi di quel mondo sono al contempo impossibili ma riescono anche a lasciarsi riconoscere come alberi.
Il linguaggio visivo è quindi profondamente complesso nell’analisi e nella sua resa, ma raggiunge l’osservatore attraverso strade nuove e immediate. In questo modo la fantasia opera nell’osservatore solo per via emozionale, ma questi non è mai slegato dalla realtà di cui in realtà il libro tratta.

Ne nasce quindi un’immedesimazione straordinaria con il protagonista, come lui affrontiamo i vari stadi di estraneità di una terra straniera, viviamo un approdo in un mondo apparentemente illogico, confusionario ed incomprensibile, ma pian piano ne comprendiamo i meccanismi e evolviamo una familiarità, come lui ascoltiamo storie di altri stranieri in lingue di ogni tipo ma le comprendiamo e ce ne leghiamo, tracciando quindi una comunanza che sta dietro al mondo che è molto più forte importante e visibile della diversità.

Specifiche:
L’approdo
Titolo originale: The Arrival
Edizioni: Elliot
pp.128
Prezzo: 22 Euro
Riconoscimenti:
miglior libro del 2007 per il Publishers Weekly
miglior libro del 2007 per Booklist
miglior libro del 2007 per la New York Public Library Association
miglior libro illustrato del 2007 per il New York Times
migliore graphic novel del 2007 per Amazon.com
migliore graphic novel del 2007 per il Washington Post
menzione speciale alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna 2007

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